
Senza titolo
Alfredo Colombo è uno di quegli artisti che ancora guardano alla natura con rispetto e la considerano come il proprio punto di riferimento essenziale.
L’opera esposta è composta da due grandi “coni” in ferro, realizzati con una maestria che fa trasparire la sua cifra stilistica più profonda, che consiste nel saper muovere le mani per lasciar percepire ciò che i suoi occhi vedono. Il suo fare quindi non è mai fine a sé stesso ma mezzo attraverso il quale dispiegare la fantasia.
I due “coni” escono dal terreno e vengono alla luce come reperti di un mondo sotterraneo carico di una vita altrimenti celata. Come resti di animali preistorici si concedono alla vista e quindi alla storia. L’opera di Alfredo vuole evocare, in sintonia con il luogo, l’eterna lotta tra vita e morte, convinto che a dividere questi due mondi vi sia solo una sottilissima membrana.